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Archive for aprile 6, 2010

iCade e iPad: una sala giochi sulla scrivania

aprile 6, 2010 1 commento


L’iPad non è ancora uscito che siamo già pieni di accessori per fare le cose più disparate. Ma qualcosa che lo trasformasse in un vero e proprio videogioco da sala giochi anni ‘90, come questo iCade, non l’avevamo ancora visto.

Se pensate a tutti i giochi disponibili con gli emulatori MAME, vi renderete conto che l’unica cosa che mancava per farvi fare un vero e proprio salto indietro alla vostra adolescenza, era proprio una struttura come questa nella quale incastrare il tablet di Apple. La meraviglia di questo iCade è che lo pagate una volta sola e non dovrete rovesciare le tasche o frugare nella borsa di mamma per trovare le monete e comprare i gettoni per la prossima partita.

Ha un connettore a 30 pin sul quale incastrare l’iPad in modo da poter controllare i giochi con il joystick e i pulsanti della consolle, una volta installata l’applicazione iCade nell’iPad.

Ha un adattatore USB per l’alimentazione per non restare senza batteria a metà partita, perché non è mai bello quando succede. Costa 111 euro circa (150$).

via gizmodo

Custom XML, Microsoft perde ancora

Ennesima sconfitta giudiziaria nella contesa legale tra il colosso del software e una piccola società canadese i4i. I giudici non rivedranno la decisione sull’appello, e ora a Microsoft resta solo l’opzione della Corte Suprema.

Continua la serie di sconfitte legali di Microsoft nell’ambito del caso Custom XML, concernente il codice per la personalizzazione dei documenti XML di cui la società canadese i4i detiene i brevetti. Dopo aver rigettato la richiesta di appello presentata da Redmond, i giudici della Corte di Appello del Circuito Federale hanno bocciato anche l’idea di una nuova revisione da parte della Corte nella sua interezza.

La batosta ricevuta a marzo – che confermava la multa da 240 milioni di dollari e l’obbligo di ritirare le versioni di Office e Word contenenti il codice incriminato – era stata infatti decisa da tre dei 12 giudici che compongono la Corte, e tra le opzioni a disposizione di Microsoft vi era appunto la possibilità di richiedere una revisione ulteriore della decisione all’intera Corte di Appello.

Ma la Corte ha ancora una volta rifiutato le rimostranze di Microsoft respingendo al mittente gli inviti a una nuova revisione, lasciando al colosso statunitense ben poche speranze di spuntarla sulla pesante condanna inflittale per l’appropriazione indebita delle tecnologie software registrate da i4i.

Ovviamente antitetiche le reazioni al nuovo pronunciamento della Corte di Appello: “È stato un processo lungo e arduo – ha detto il presidente di i4i Loudon Owen – ma questa decisione ribadisce efficacemente il messaggio per cui le società di minori dimensioni e gli inventori che posseggono una proprietà intellettuale possono essere e verranno protetti”.

“Siamo delusi dalla decisione” sostiene al contrario Kevin Kutz di Microsoft. “Per quanto riguarda i prossimi passi – ha continuato Kutz – noi continuiamo a credere che ci siano importanti questioni della legge sui brevetti che ancora necessitano di essere affrontate in maniera adeguata, e stiamo attualmente considerando le opzioni a nostra disposizione per andare avanti”. Prossima tappa la Corte Suprema degli Stati Uniti.

via punto-informatico