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Archive for the ‘Curiosità’ Category

L’impressionante confronto tra la Dubai di oggi e la città che dovrebbe diventare

luglio 16, 2010 7 commenti


Se siete rimasti stupiti guardando le foto che mostravano la metamorfosi di Shangai negli ultimi venti anni, preparatevi a queste. Il folle cambiamento dello skyline di Dubai da com’è oggi (foto in alto) a come sarà nel futuro (foto alla pagina successiva).

Riuscite a riconoscere Burj Khalifa, il più alto grattacielo al mondo, nello skyline futuro? Ci chiediamo quanti soldi e quante vite umane costerà tutto questo, se mai sarà terminato. Per vedere le immagini ad alta definizione, cliccate qui.

Via Gizmodo

Copyright UNIX, SCO ha perso la guerra

Scritto forse il capitolo finale di un’estenuante saga giudiziaria. Il pinguino e i suoi sostenitori possono tirare un sospiro di sollievo. E SCO dovrebbe avviarsi verso un rapido tramonto.

Anche i peggiori horror cinematografici prima o poi finiscono, figurarsi la vicenda di una azienda ridotta all’ombra di se stessa come SCO Group, che da anni si mantiene in vita per un unico scopo: provare ad addentare il business di Novell, IBM e altri. Colpevoli, a suo dire, di aver indebitamente lucrato su vecchi brevetti UNIX di proprietà di SCO.

La storia infinita della guerra “SCO contro Linux” era stata sin qui costellata di amare sconfitte per la ex-Caldera Systems, che nondimeno seguitava a ritornare sul piede di guerra con una litigiosità legale apparentemente immutata a ogni batosta ricevuta nei tribunali.

Prima un giudice l’aveva data vinta a Novell con una multa milionaria, poi la decisione di concedere a SCO l’appello davanti alla giuria, perso anche quello. E infine l’ultimo atto della “tragedia SCO”, la negazione di un nuovo processo basato sul solo fatto che a parere di SCO la decisione della giuria era sbagliata.

“SCO sostiene di avere diritto a un giudizio legale perché il verdetto non è compatibile con la schiacciante evidenza e la legge. La corte rispettosamente dissente – ha scritto il giudice Stewart – La giuria ha stabilito che la versione dei fatti fornita da Novell è maggiormente persuasiva. Tale conclusione è ben supportata dalle prove. C’è stata una sostanziale evidenza del fatto che Novell prese la decisione intenzionale di mantenere la paternità sui diritti d’autore”.

Insomma quasi non ci si crede, ma questa volta la questione SCO contro Linux dovrebbe essere chiusa per sempre: i diritti di copyright su UNIX contesi tra le aziende coinvolte appartengono a Novell, e a SCO non resta che completare l’iter della bancarotta per riposare infine in pace senza alcuna concessione di altre – a questo punto probabilmente sterili – rivalse legali. Con la conclusione del caso Novell, infatti, a SCO non restano basi legali valide per continuare a procedere contro le altre aziende che hanno basato il proprio business su Linux. IBM in testa.

Via punto-informatico

Un osservatorio con le sembianze di R2-D2

Al Carleton College nel Minnesota gli studenti devono essere particolarmente contenti per esser riusciti a trasformare un noioso e monotono osservatorio a cupola in un enorme modello di R2-D2 capace di osservare lo spazio profondo con il suo occhio. Riesco già ad immaginare il caro robot che cerca di scovare la reale posizione della Morte Nera tra milioni di stelle.

La costruzione, prima di esser giustamente rinominata “Giant R2-D2″, portava il nome di Goodsell e rendeva celebre la piccola contea di Rice per gli illustri studiosi che vi lavorano. Adesso sicuramente la contea, grazie alla rete di blog che hanno ripreso l’informazione, avrà un ritorno in termini di visibilità sicuramente superiore alle aspettative e quindi, anche se non è noto se si tratti di una burla o di un “progetto” autorizzato, eventuali studenti coinvolti dovrebbero esser premiati!

Se tutti gli osservatori fossero così siamo sicuri che molti più studenti avrebbero piacere di unirsi alle classiche uscite scolastiche organizzate per vedere le stelle e gli astri della nostra galassia.

Via gizmodo

Supercomputer, dalla Cina con furore

Nell’ultima edizione della TOP500 la Cina conquista per la prima volta la seconda posizione in classifica, compiendo così un altro importantissimo passo avanti nel colmare il gap con gli USA. Perde invece posizioni l’Europa.

Nelle sue più recenti edizioni, la classifica TOP500 dei supercomputer più potenti al mondo si è decisamente ravvivata, proponendo sfide e avvicendamenti al vertice degni di un evento sportivo. Dopo il duello tra IBM e Cray, che vede quest’ultima vittoriosa per il secondo semestre consecutivo, l’attenzione degli osservatori si è spostata su una sfida ancor più avvincente: quella tra Cina e USA.

TOP500Se già nell’aggiornamento dello scorso novembre la Cina si era avvicinata al vertice della classifica con il supercomputer Tianhe-1 del NUDT (National University of Defense Technology), composto di CPU Xeon e GPU ATI Radeon HD, nella corrente edizione della TOP500 List un altro sistema cinese, il Nebulae prodotto da Dawning e installato presso il National Supercomputing Centre di Shenzhen (NSCS), è riuscito a sottrarre la seconda posizione al Roadrunner di IBM: si tratta del miglior posizionamento mai ottenuto da un supercomputer cinese. La massima potenza di calcolo fornita dal sistemone made in China è di 1271 TFlops contro i 1759 del Jaguar di Cray (in prima posizione) e i 1042 del Roadrunner (terzo).

Similmente al Tianhe-1, il Nebulae utilizza un’architettura di calcolo ibrida, con la differenza che ad affiancare i processori Xeon ci sono qui le GPU di Nvidia: si tratta delle ormai note schede Tesla, le stesse adottate anche da IBM nel suo neonato server iDataPlex Dx360 M3.

Più nel dettaglio, Nebuale è composto da CPU Intel Xeon X5650 a 2,66 GHz e da schede Nvidia Tesla C2050 basate sull’architettura grafica Fermi. La tecnologia di interconnessione è Infiniband QDR, mentre il sistema operativo è una distribuzione di Linux ottimizzata per l’high performance computing.

Come si può notare, per il momento la sfida tra Cina e USA è più economica che tecnologica: sebbene i due supercomputer cinesi siano assemblati da produttori locali, e utilizzino certe soluzioni sviluppate ad hoc, i componenti e le tecnologie di base sono di provenienza statunitense. Dawning, lo stesso produttore cinese che ha progettato Nebulae, sta tuttavia sviluppando un supercomputer, il Dawning 6000, basato sul suo processore “fatto in casa” Godson/Loongson.

La Cina sta scalando la classifica TOP500 anche in base ad altri due criteri: il numero complessivo di supercomputer in elenco, pari a 24, che la pone al quarto posto dopo USA, Regno Unito e Francia; e la relativa potenza di calcolo aggregata, che gli ha fatto guadagnare la seconda posizione. In entrambi i casi il paese del drago rampante ha soffiato un posto in classifica alla Germania. Quest’ultima può tuttavia ancora vantare il supercomputer più potente d’Europa, il JUGENE, che rispetto al semestre precedente è scivolato dalla quarta alla quinta posizione.

Prima di JUGENE, al quarto posto si trova un altro nome già noto, il Kraken di Cray basato su CPU Opteron six-core, mentre nelle ultime quattro posizioni della top 10 si piazzano – in ordine crescente – il Pleiades di SGI (USA), il Tianhe-1 di NUDT (Cina), un BlueGene/L e un BlueGene/P di Big Blue (USA) e il Red Sky di Sun (USA).

Il primo sistema italiano che si incontra nella classifica rimane il supercomputer da 79 TFlops di CINECA, che rispetto alla precedente edizione della TOP500 è però scivolato di 9 posizioni, finendo 70esimo. Una riconferma del cagionevole stato di salute in cui versa il settore della ricerca universitaria in Italia, cronicamente a corto di fondi.

Le statistiche della TOP500 confermano il dominio dei processori Intel, utilizzati su oltre l’81% dei sistemi in classifica, e in particolare dei modelli quad-core, che rappresentano il 95% della base totale di chip Intel. Gli organizzatori evidenziano poi come IBM sia tornata a comandare la classifica dei produttori con il più elevato numero di supercomputer in lista, una palma che la scorsa edizione era andata ad HP. Big Blue conserva poi la leadership relativa alle performance aggregate, pari al 33,6% del totale, contro il 20,4% di HP e il 14,8% di Cray.

Infine, la classifica per zona geografica vede ancora saldamente in testa gli USA con 282 sistemi su 500 (+5), seguita da Europa con 144 (-8) e Asia con 57 (+6).

Via punto-informatico

Vivreste vicino ad una PS3 a 50 piani?


Vi piacerebbe se costruissero nella vostra città un centro commerciale a forma di gigantesca DS? Ad un certo Joseph Ford pare di sì, come dimostra in una serie di sue fotografie della serie “Se fossi presidente”. E questa DS da città, non sarebbe l’unica costruzione a console che farebbe.

La Playstation 3 non sarebbe male davvero. E in realtà esistono già molti edifici costruiti in maniera decisamente simile, il che dimostra che realizarne uno più “fedele” all’originale non sarebbe poi una cosa così difficile.

E voi quale preferite? E noi uno chalet a forma di NES non dispiacerebbe affatto. Joseph, se ti candidi avrai il nostro voto.

via gizmodo