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Patto del Software Libero, un pinguino al parlamento europeo?

linux ue

Il nostro prossimo rappresentante al parlamento europeo potrebbe essere un pinguino. No, tranquilli, non siamo usciti fuori di senno (non completamente, almeno). E no, la nostra classe politica non è ancora riuscita a candidare un essere vivente dotato di cotanta intelligenza.
Stiamo semplicemente parlando del mondo open source e dell’interessante iniziativa intrapresa dall’associazione francese “April” e dalla “Associazione per il Software Libero” italiana, le quali stanno invitando i cittadini del vecchio continente a sensibilizzare i candidati affinché questi ultimi firmino il cosiddetto Patto del Software Libero.
Il Patto del Software Libero è, testuali parole, un documento che consente ai candidati di dichiarare agli elettori la propria volontà di favorire lo sviluppo e l’utilizzo di Software Libero e di proteggerlo da eventuali normative sfavorevoli in seno alla Legislatura Europea.
Un’altra lodevole iniziativa che finirà con un buco nell’acqua? Nessuno di noi può dirlo, ma è interessante sapere che le gesta di questo temerario manipolo di protettori del pinguino non sono affatto una cosa nuova. Oggi, infatti, 72 firmatari del “patto” sono membri dell’Assemblea nazionale francese e qualcun altro è stato protagonista delle elezioni presidenziali italiane e francesi.
Insomma, dovessimo giudicare quest’iniziativa da quanto fatto finora, non ci sarebbe granché di cui esaltarsi. Ma a noi piace guardare avanti, quindi niente pregiudizi e dritti per la via che, di qui a qualche giorno, porterà i cittadini dell’Unione Europea ad eleggere un nuovo parlamento. Migliore o peggiore del precedente non si sa, sarà il tempo, eterno galantuomo, a dircelo.
Intanto, voi non esitate a dirci la vostra a riguardo. Cosa rappresenta e cosa rappresenterà questo Patto del Software Libero? Un importante punto di partenza per un nuovo modo di vedere il mondo informatico da parte della massa (quantomeno nella cosa pubblica), un modo come un altro per parlare di un mondo che – piaccia o meno – è ancora poco conosciuto dall’utenza comune o cos’altro?
A voi l’ardua sentenza.
Fonte: geekissimo
  1. ottobre 3, 2014 alle 12:40 am

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